Se si tratta di indagare non si tira mai indietro
perché è sempre in cerca della verità
ed è pronta a tutto per trovarla
Il sentiero della chiesetta di San Marco, nell’entroterra di Albenga, è la meta ideale per le gite degli innamorati. Ma i due corpi sdraiati sul prato, in quel pomeriggio di settembre, sono senza vita. La coppia, uccisa a colpi d’arma da fuoco, è disposta in una macabra messinscena, vestita di tutto punto con abiti d’epoca come in una stravagante cerimonia.
A eseguire l’autopsia è il medico legale Ardelia Spinola. Anche se non vuole ammetterlo, quello che ha per le mani è un caso singolare, e fatica a non lasciarsi coinvolgere nelle indagini. Eppure l’ha promesso a sé stessa: questa volta deve starne fuori, costi quel che costi. Del resto, ha ben altre faccende di cui occuparsi. Prima di tutto i suoi amati gatti che hanno sempre bisogno di lei, e poi c’è Arturo, l’affascinante apicultore piemontese con cui da qualche tempo condivide gioie e dolori, che è sempre più sfuggente e, come se non bastasse, continua a pungolarla a proposito di un vecchio amore.
Ma basta l’incontro inaspettato con una donna a un tempo magnetica e glaciale, che mostra un morboso interesse per l’omicidio della coppia, a far sgretolare tutti i buoni propositi di Ardelia di restare fuori dal caso. E se il loro non fosse stato un incontro fortuito? Il suo proverbiale intuito le dice di non fermarsi alle apparenze, di scavare fino in fondo per scoprire cosa si cela dietro quell’impenetrabile freddezza. Perché spesso la verità si nasconde nei piccoli dettagli che tradiscono anche il più esperto dissimulatore. E Ardelia vuole arrivare alla verità, anche se questo significa mettere in pericolo la sua stessa vita.
Con i suoi romanzi Cristina Rava ha saputo conquistare migliaia di lettori. Ora ritorna con un’altra avventura dell’amatissimo medico legale Ardelia Spinola, che dovrà confrontarsi con una donna intrigante dalla mentre acuta, proprio come lei. L’ultima sonata è un romanzo in cui le ragioni del presente hanno il loro seme nel passato, perché è da lì che veniamo e da lì inizia la nostra storia.