La giovanissima scrittrice Alice Ranucci e gli 8 film che le hanno cambiato la vita

di Redazione Il Libraio | 27.02.2015

Alice Ranucci da quando è piccola ama inventare storie. A otto anni scrive il suo primo racconto; dopo qualche anno nasce in lei l’idea per un romanzo che ha per protagonisti due adolescenti che vengono da mondi diversi. Comincia a scrivere, ma poi quelle pagine rimangono in un cassetto. Quando compie quindici anni quei personaggi sono ancora nella sua mente a farle compagnia. Così decide che è arrivato il momento di ricominciare a scrivere. Ora, il suo primo romanzo, In silenzio nel tuo cuore, arriva in libreria per Garzanti.

Ranucci

Qui quello che c’è da sapere sul romanzo

 E qui di seguito la giovane scrittrice racconta ai lettori de IlLibraio.it quanto il cinema abbia giocato un ruolo fondamentale nella sua vita

di Alice Ranucci

8) Psycho
Non solo un capolavoro di regia, ma un insegnamento sulla vita. Le persone hanno spesso due facce, anche se a volte ci costringiamo a vedere solo quella che preferiamo. Le apparenze ingannano. Ci si ritrova inevitabilmente, e lo dico per esperienza personale, a preferire di vivere in una realtà superficiale, per paura di poter scoprire che sotto un bel sorriso si potrebbe nascondere un’amara verità.

7) Million Dollar Baby
La vita può valere un attimo. Si dice che lottare con forza per superare gli ostacoli porta sempre a raggiungere i propri obiettivi. Ma non è solo la continuità e la forza di volontà a formarci, qualche volta è anche il destino. Che sorprende nei momenti più inaspettati e può buttare giù in pochi secondi costruzioni di cemento, trasformarle in cartapesta. E in questi casi si può solo, inesorabilmente, osservarle crollare.

6) L’Attimo Fuggente
Gli insegnamenti, per l’appunto, non vengono solo dai libri. Perché i fatti sono fatti e l’esempio vale più delle parole. E chi insegna ad amare viene amato: è un processo inevitabile.

5) A Beautiful Mind
Parlando di amore, questo film mi ha mostrato come l’amore può vincere sulla vita e sulle difficoltà che sembrano condizionare un destino. Non esiste condanna se l’amore ci spinge a guardare oltre le circostanze, l’essenza di ciò che siamo.

4) The Truman Show
La realtà è relativa alla percezione che si ha di essa. E in ogni piccola cosa c’è la propria verità. Si può vivere in una finzione, ma se quella finzione appare vera allora cosa ci dice che non lo sia?

3) Gran Torino

Si, lo ammetto: sono proprio un’estimatrice di Clint Eastwood. E in questo film mostra come nessun cuore di ghiaccio è veramente pietrificato, tutti possono sciogliersi al giusto calore. Ci rivela la forza dell’empatia, dell’affezione e del coraggio.  Bellissimo e bellissima la musica.

2) Schindler’s List

In questo caso, ancor più della magnifica regia di Spielberg, è stata la storia di Schindler, una storia drammaticamente vera,  a farmi rivalutare la vita. Un uomo, uno dei pochi,  che non è stato a guardare, che ha rischiato la sua per salvare quella degli altri. E tutto si ridimensiona guardando in faccia la sofferenza e l’ingiustizia di uno sterminio di massa che ha colpito troppi cappottini rossi in campi bianchi e neri.

1) Across the Universe

Forse questo potrei definirlo il mio film preferito. E al contrario di tutti i precedenti, non saprei spiegare razionalmente perché, anche se l’avrò visto una ventina di volte. La ragione per cui mi piace così tanto è che mi emoziona come  nessun’altro. Forse sarà la vita data alle poesie dei Beatles, le scenografie surreali, gli intrecci complicati. Ma questo film da un’altra dimensione alla vita stessa, descrive le sorprese che può riservarci e induce a riflettere su ogni dettaglio che fa di noi ciò che siamo.

Fonte: www.illibraio.it