I due volumi raccolgono il corpus poetico di Mario Luzi, figura cardine del Novecento italiano, dagli esordi di La barca (1935) fino al Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994). Le prime raccolte (La barca; Avvento notturno, 1940) sono l’opera già matura di un poeta giovanissimo che nel solco dell’ermetismo fiorentino predilige rapide illuminazioni, trasalimenti, immagini oscure e assolute. Con l’esperienza della seconda guerra mondiale irrompe nel verso di Luzi la vocazione a misurarsi con la realtà, fin nelle sue dimensioni più quotidiane ed elementari (Nel magma, 1963; Dal fondo delle campagne, 1965). Il suo tratto malinconico e drammatico, nella scrittura ampia e discorsiva della stagione matura, assume le forme di un pensiero poetante su istanze essenziali della natura e sugli interrogativi dell’umano (Su fondamenti invisibili, 1971; Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985; Frasi e incisi di un canto salutare, 1990).
Il primo volume raccoglie la produzione luziana da La barca fino alla raccolta Per il battesimo dei nostri frammenti. Nel secondo si trovano le raccolte da Frasi e incisi di un canto salutare a Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini.