Ascoltiamo il grido d’allarme dei giovani attivisti per il clima. Questi ragazzi hanno ragione – di Enrico Galiano

di Enrico Galiano | 01.10.2024

Come al solito sono ragazzi, e quindi come al solito non ci stiamo capendo niente.

La narrazione dei fatti, innanzitutto: ogni volta che arriva un nuovo atto dimostrativo, siti e giornali scrivono che gli attivisti “hanno imbrattato i Girasoli di Van Gogh”, che hanno sporcato “la Gioconda”.

No: gli attivisti sono nella stragrande maggioranza dei casi ragazze e ragazzi che hanno a cuore la Bellezza, e che non farebbero nulla per deturpare le opere d’arte. Se no non farebbero quello che fanno.

Queste ragazze e questi ragazzi non imbrattano i Girasoli o la Gioconda: se vogliamo attenerci ai fatti, gettano vernice lavabile sui vetri protettivi di queste opere d’arte, senza nessuna conseguenza reale su di esse.

Capite che è tutto un altro modo di vedere le cose?

Poi.

Facciamo un piccolo esperimento mentale. Montate su una DeLorean immaginaria e programmate i circuiti del tempo sull’anno 2084. Sapete quale scenario incontrereste fra 60 anni esatti, secondo gli scienziati?

Uno apocalittico.

Siccità a livelli oggi inimmaginabili, temperature insostenibili, migrazioni di massa anche cinquanta volte superiori a oggi. Senza contare ciò che perfino gli scienziati e le scienziate non riescono a prevedere.

Bene, ora, dal 2084, guardatevi indietro e chiedetevi: facevano bene o facevano male, questi ragazzi, a cercare di attirare la nostra attenzione sul problema?

È questo che non riusciamo a capire, che non riusciamo ancora a vedere: che i ragazzi non stanno pensando al presente, ma al futuro.

Noi “grandi” nemmeno lì coniughiamo più, i verbi al futuro: non sappiamo neanche cos’è, e di sicuro non lo calcoliamo. Siamo talmente miopi verso il domani che molti di noi se possono andare al mare a novembre gioiscono.

Non c’è niente per cui gioire. È già un presente distopico, quello in cui vai al mare a novembre e hai le zanzare a dicembre.

I ragazzi hanno ragione a supplicarci di accorgercene. E se devono fare atti estremi come questo per farsi ascoltare, non è perché “sbagliano il modo”: è perché se ci provano in qualsiasi altro modo noi non li calcoliamo nemmeno.

Reimpariamo a pensare al futuro. Impariamo ad ascoltare il loro grido d’allarme.

L’AUTORE – Enrico Galiano, insegnante e scrittore friulano classe ’77, in classe come sui social, dove è molto seguito, sa come parlare ai ragazzi.

Dopo il successo di romanzi (tutti pubblicati da Garzanti) come Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoiFelici contro il mondo, e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. È poi tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti è uscito il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande.

enrico galiano l'incredibile avventura di un super errore salani

Con Salani Galiano ha quindi pubblicato la sua prima storia per ragazzi, La società segreta dei salvaparole. Ed è poi uscito, ancora per Garzanti, il suo secondo saggio, Scuola di felicità per eterni ripetenti. Dopo il romanzo Geografia di un dolore perfetto, è tornato in libreria con Una vita non basta… E ora ha pubblicato con Salani il suo nuovo libro per ragazzi,
L’incredibile avventura di un super-errore.

Qui è possibile leggere tutti gli articoli scritti da Galiano per il nostro sito, con cui collabora con costanza da diversi anni (anche in versione video, su Instagram e TikTok).

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Fonte: www.illibraio.it