Una storia di grande saggezza umana.
Gershon Loran è un giovane rabbino cresciuto nella comunità ebraica di New York. La morte dei genitori quando era ancora bambino e un’educazione segnata da una rigida ortodossia ne hanno fatto un adolescente introverso, desideroso di sfuggire un mondo così «strano e terrificante». Gershon ha sedici anni quando assiste per caso al parto di una cagna. È un episodio che si trasforma in una rivelazione: lo mette in contatto con il mistero della vita e della creazione, ma anche con le profondità più nascoste della propria anima. Per tutta la vita continuerà a inseguire questa visione, senza gioia, rabbia o entusiasmo, ma in una sorta di attesa passiva, fatta di ricerca intellettuale e di incontri.
Finché il giovane studioso della Qabbalà e del Talmud non viene inviato come cappellano militare in Corea, al seguito dell’esercito americano: la nuova realtà in cui si trova immerso, lontanissima dal suo mondo di origine, metterà in crisi tutte le sue convinzioni e certezze.
Basato su numerosi elementi autobiografici – anche il giovane rabbino Potok è stato cappellano militare in Corea – Il libro delle luci esplora, attraverso una sequenza di scene e dialoghi memorabili, gli eterni contrasti tra bene e male, luce e tenebra, alla ricerca di una visione che possa comprenderli. Con la generosità e il coraggio del grande narratore, Chaim Potok si confronta con due insopprimibili necessità dell’animo umano: il bisogno di un fondamento morale e l’incessante ricerca dell’illuminazione.