Da decenni ormai il "caso Battisti" suscita accesi dibattiti: in Italia, ma anche in Messico, Francia, Brasile, i Paesi dove il latitante ha trovato rifugio dopo l'evasione dal carcere di Frosinone nel 1981. Per alcuni (come Bernard-Henri Lévy e Fred Vargas, ma anche molti intellettuali italiani), Cesare Battisti è perseguitato dal sistema giudiziario italiano: una vittima della legislazione speciale anti-terrorismo e delle delazioni dei pentiti. Per altri è solo un criminale che deve scontare diversi ergastoli per quattro omicidi. Giuliano Turone ha voluto fare chiarezza sulla vicenda, partendo dall'esame dei 53 faldoni che contengono gli atti dei processi contro i Proletari armati per il comunismo. Il caso Battisti racconta le azioni di uno dei gruppi "minori" (ma non per questo meno feroci) della lotta armata degli anni '70. Ne ricostruisce le motivazioni ideologiche, esaminando i rapporti tra criminalità comune e terrorismo politico. Ripercorre le indagini, rilegge gli atti, discute le sentenze sulla base della legislazione allora vigente e sulla base di quella attuale, anche per quanto riguarda l'uso delle dichiarazioni dei pentiti.
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