Introduzione di Lanfranco Binni
Traduzione di Elina Klersy Imberciadori
In Papà Goriot Balzac scolpisce il ritratto intenso e drammatico di un uomo totalmente dominato dall’amore esclusivo e cieco per le proprie figlie. Avide, egoiste e frivole, esse lo prosciugano a poco a poco di ogni avere e lo abbandonano: il vecchio Goriot è ridotto a vivere in una squallida pensione e muore in solitudine. Come altre figure balzachiane, Goriot è un eroe della passione vissuta fino alle estreme conseguenze. La sua mania disinteressata, tragicamente ridicola in un mondo governato dall’avidità, ne fa una sorta di martire laico. Il dramma di Goriot, incarnazione borghese del re Lear shakespeariano, da vicenda individuale assume un potente valore emblematico se inserita nel vivo della società dell’epoca, in quella Parigi crudele e infernale asservita al mito del denaro che Balzac dipinge con spietato realismo.