Autentico romanzo manifesto del decadentismo, Controcorrente, pubblicato nel 1884, segna la transizione dal realismo ottocentesco alla complessità e alle inquietudini della cultura del Novecento. Il protagonista, rifiutando l’insostenibile mediocrità del mondo contemporaneo, si ritira in una sorta di squisita clausura, popolata di sogni, profumi esotici e artificiose bellezze. Ma al suo splendido e ossessivo isolamento sarà costretto a rinunciare a causa della stessa nevrosi che lo aveva spinto a preferire alla realtà il sogno della realtà. «Perché questo nevrotico – scriveva Maupassant recensendo il libro – mi appare come un uomo che, se esistesse, sarebbe il solo uomo intelligente, saggio, veramente idealista e poeta dell’universo?»
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