C’è un solo modo per essere libere: infrangere ogni regola.
Al largo delle coste irlandesi c’è un’isola lontana. Un’isola dove il vento soffia senza sosta. Un’isola dove la legge è dettata dagli uomini e alle donne è concesso solo di essere madri o figlie. Qui, in una notte di tempesta, Oona viene alla luce. Il suo pianto sovrasta il ruggito delle onde e già presagisce sventura. Figlia della rabbia e del dolore, Oona è una ribelle, non le importa nulla della disciplina che la madre le impone, tentando di tarparle le ali. L’unica persona in grado di capirla è Aislinn. Lei è diversa dalle altre donne dell’isola: ha scelto la libertà e per questo è temuta e disprezzata. Grazie a lei, Oona impara a essere sé stessa. A non avere paura di inseguire i propri desideri, anche se sembrano sbagliati. Ma quando si osa troppo e non si rispettano le regole, il rischio è di pagare un prezzo alto. Ben presto, un evento tanto inaspettato quanto violento si abbatte su Oona, che è costretta ad abbandonare l’isola e a prendere il largo, anche se non nel modo in cui aveva immaginato. Da allora sono trascorsi trent’anni. Un tempo lunghissimo in cui Oona ha cercato di non guardarsi indietro e di dimenticarequello che è stato. Ma adesso deve tornare sull’isola dove tutto è iniziato. Perché è lì che sua figlia è fuggita. Ed è solo e soltanto lì che potrà dare voce a ciò che non ha mai confessato prima: una verità capace di regalarle la libertà che cerca da tutta la vita.
Classe 1991, Molly Aitken è stata definita dalla critica una delle voci contemporanee più interessanti, originali e incisive per l’abilità e la precisione con cui tratteggia personaggi, luoghi e situazioni. Ritorno all’isola delle donne è un esordio potente e di indubbia eleganza, che esplora i chiaroscuri della maternità. E illumina il tortuoso sentiero che noi tutti percorriamo per cercare la nostra identità schivando i colpi del destino.