Per ventiquattro anni, ogni estate, Paolo Lagazzi si è inerpicato lungo la strada serpeggiante che da Parma conduce in su, verso Casarola e verso la casa di Attilio Bertolucci: un grande edificio posto nella zona più alta e scenografica del paese, quasi a dominare l'Appennino. In quelle estati Lagazzi ha trovato nel poeta parmigiano un maestro e un amico. Ha subito il fascino della sua selvatica pazienza. Ha condiviso con lui la quiete della dimora e le vibrazioni della natura. Ha avvertito il tremendo e l'"intatta ilarità d'infanzia". Ha visto come Bertolucci potesse abitare nel corpo vivo del mondo e al tempo stesso nella verità della poesia. La casa del poeta, raccontando le parole e le stagioni, gli attimi e gli anni, ci fa capire come la poesia possa irradiare una "luce vera", in grado di illuminare il nostro incerto cammino nel mondo.
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