Introduzione di Andrea Baldissera
Prefazione, traduzione e note di Dario Puccini
Con testo a fronte
«Sono poche, pochissime le opere teatrali che possono reggere il confronto con La vida es sueño per densità e dovizia di significati», scrive Puccini nella prefazione. Autentico capolavoro del teatro barocco, l’opera mette in scena il conflitto tra libertà e destino, vita e sogno – un sogno presunto, insinuato da altri –, verità e ingannevole apparenza. Il sogno infatti non è emblema solo d’una condizione sfuggente e precaria, ma anche d’uno stato di finzione e di menzogna, di paralisi parziale della volontà, di un’angoscia esistenziale – «il delitto d’esser nato» – che consiste nel non poter imporre agli altri il proprio essere e il proprio esistere.