Immaginate di scoprire che tutto ciò che sapete della vostra infanzia è falso. È quanto accade a Maia: cresciuta con genitori adottivi che l’hanno colmata d’amore, non si è mai fatta troppe domande sulle sue origini. Anzi, non ha mai voluto saperne nulla. Ma ora Maia è incinta e, per proteggere il futuro della bambina che porta in grembo, ha bisogno di conoscere il proprio passato. Nella soffitta di casa c’è un baule che si è sempre guardata dall’aprire. Adesso, però, decide di farlo. Al suo interno, trova fogli scarabocchiati, articoli e qualche fotografia. Sono i primi indizi che deve mettere insieme, i tasselli del grande puzzle della sua infanzia. Ci sono porte che, una volta aperte, non possono più essere richiuse. Quei documenti non le lasciano dubbi: deve partire. E così, senza chiedere il permesso a nessuno, si mette in viaggio verso il Trentino Alto Adige. Lì, ricostruisce a poco a poco la sua storia. La storia di sua madre. La storia delle donne e dei bambini con cui viveva segregata in una fattoria nascosta tra le montagne. Maia pensa di cercare il proprio passato, ma si sbaglia. È il passato che sta cercando lei. La sta chiamando a gran voce. E così impara che non tutte le famiglie sono sicure e affettuose come quella in cui è cresciuta. Alcune possono nascondere pericoli oscuri.
Con la sua scrittura inconfondibile, intensa e suggestiva, Romina Casagrande torna con un romanzo che intreccia passato e presente. Un racconto capace di toccare le corde più profonde dell’anima grazie alla sua autenticità. I quattro inverni è un viaggio tra le Dolomiti, con i loro paesaggi maestosi e atmosfere cariche di mistero. Tra queste montagne si nascondono segreti di famiglia e verità inconfessabili. Storie rimaste sepolte nel tempo, ma pronte a riemergere con forza. Un libro imperdibile per chi ama i romanzi che scavano nell’anima. Per chi cerca emozioni vere. Per chi desidera lasciarsi sorprendere, pagina dopo pagina.
