Ci sono libri che sembrano innocui.
Ma tra le pagine nascondono oscuri segreti.
E possono essere molto pericolosi.
«In questa indagine i libri sono dappertutto.» Non c’è niente di più vero per i detective Simon Waterhouse e Charlie Zailer che, nella placida Culver Valley, sono alle prese con un’inchiesta tra le più complicate che abbiano mai condotto. Quattro omicidi perpetrati in luoghi e momenti diversi, stesso modus operandi e un singolo elemento a collegarli: accanto ai cadaveri l’assassino deposita sempre un taccuino bianco sulle cui pagine appare il verso di un celebre poeta. Che cosa significhino quelle citazioni, la polizia non è ancora in grado di capirlo. Ha scoperto che le vittime sono coppie di amici di vecchia data, ma non ci sono altri indizi. Nessun testimone. Nessun movente apparente. Fino a quando si fa avanti una donna: si chiama Kim Tribbeck, dice di aver ricevuto un taccuino simile a quello che l’omicida lascia sulla scena del crimine più di un anno prima, dopo una visita in libreria. Non ricorda più né il nome né il volto della persona che glielo ha consegnato, ma si dice estranea allo schema delle coppie di amici, che non è più da considerarsi una pista praticabile. Così, il mistero si infittisce e la polizia si ritrova punto e a capo. E allora, con l’aiuto di Kim, a Charlie Zailer e Simon Waterhouse non resta altro da fare che rimescolare i pezzi di un puzzle che promette di sbloccare i meccanismi di una mente oscura e imprevedibile.
Sophie Hannah è considerata dalla stampa più autorevole una delle migliori autrici di thriller della scena letteraria internazionale. I suoi romanzi sono congeniati alla perfezione: tensione, colpi di scena, depistaggi e personaggi acutamente caratterizzati sono tutti elementi che non mancano mai tra le sue pagine da cui è impossibile staccarsi. Non scrivermi mette in scena una nuova indagine dei detective più amati dai lettori, Charlie Zailer e Simon Waterhouse, e ci svela il male che si nasconde nella vita di tutti i giorni.