Intramontabile capolavoro del Cinquecento italiano, la Gerusalemme liberata fonde con originalità la narrazione a soggetto storico con motivi propri della letteratura cavalleresca e della poesia romanzesca. Le vicende della prima crociata si intrecciano ad altri temi non meno rilevanti: le passioni amorose, il prodigio e la magia, gli interventi delle potenze angeliche e di quelle infernali turbano e sviano i crociati. Poeta malinconico e tormentato, Tasso avverte, dietro le apparenti certezze, la sostanziale precarietà dell’esistenza: gentilezza degli atti, azioni gloriose, consonanze d’affetti, amore si rivelano ingannevole sfolgorio di là dal quale stanno in agguato la solitudine e la morte.
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