«Considero questi paragrafi descrittivi, questi profili e ricordi di luoghi e persone, una mappa in prosa, una geografia scritta della mia vita nell’arco di tre decenni, più o meno dal 1942 al 1972.» Così lo stesso Truman Capote definisce l’insieme dei testi che compongono questo libro, assimilandolo a un’ideale autobiografia. Tra le pagine rivivono le impressioni giovanili di New Orleans, Ischia, Tangeri, di treni spagnoli e feste marocchine; sfilano grandi personaggi della letteratura, dello spettacolo e del jet-set internazionale, da Cocteau a Gide, da Pound a Louis Armstrong, da Marlon Brando a Marilyn Monroe; e soprattutto prende vita un condensato di esperienze, di incontri, di ricordi e di confessioni attraverso cui osservare l’evoluzione di Capote e, in filigrana, la genesi dei suoi capolavori.
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