Al tempo dei buongiornissimo kaffè, dei signori della privacy e della kasta che spadroneggiava su un’Italia in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare la libertà. Finalmente arrivò Wonder Amen, l’invincibile principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille catene di sant’Antonio.
La lotta per il potere dell’internet, le sfrenate ricette di Tasty, gli intrighi politici e le indignazioni furono affrontati con indomito coraggio da colei che, sola, poteva cambiare il mondo.
Wonder Amen ha conoscenze linguistico-grammaticali di un bambino di sei anni, è dotata di tecnologie all’avanguardia come tablet e computer dal quale si connette con i suoi simili attraverso Internet Explorer condito di una dozzina di toolbar. Se siete fortunati, potrete avvistare qualche esemplare più evoluto con uno smartphone avvolto in una cover a portafoglio. Non datele confidenza o vi mostrerà le foto sfocate dei nipoti facendole scorrere con il dito medio oppure vi chiederà “mi guardi cosa ho fatto al telefono? Non so come mai ma l’ho collegato all’Isis”.
La giornata di Wonder Amen è strutturata più o meno così: alla mattina risveglio muscolare con l’inoltro singolo a tutti i contatti Whatsapp di una gif glitterata con una rosa blu e “buon risveglio e buona giornata” in Comic Sans, poi veloce ricognizione su Facebook per condividere qualche frase sull’amore per i figli.
Nel pomeriggio fa un quiz per scoprire con quale lettera inizia il nome della sua anima gemella e inoltra su Messenger una breve clip con un cagnolino con la voce a elio che dice “ti voglio bene”. Se avanza tempo condivide un’immagine con un angelo e una frase sui defunti.
A cena fotografa il cibo arricchendo la foto con un pezzo del suo dito posizionato davanti alla fotocamera, è facile che catturi nell’inquadratura anche una ciabatta, il braccio villoso del marito e dei panni da stirare sullo sfondo. Prima di andare a letto salva la vita di qualche bambino malato scrivendo amen sotto la sua foto e, in un eccesso di filantropia, mettendo un mi piace contro la violenza sulle donne. Esausta da tanto altruismo, chiude la giornata con un orsetto che augura dolci notti.
Non è raro trovarla in compagnia del suo federe compagno, il Dottor Svegliaaa. Osserviamo più da vicino questo eroe odierno nel suo approccio con il mondo: eccolo che si aggira furtivo su Facebook alla ricerca di post bufala che scateneranno in lui la necessità di uscire alla luce. Scova la preda, legge solo il titolo, con malcelato disappunto clicca su commenta rassegnato dal degrado che ha raggiunto il suo amato paese e parte a digitare freneticamente sulla tastiera. Anche i vicini riescono a sentire il TACATACATACA convulsivo dei tasti che piangono sotto la pressione delle sue dita.
Osservando attentamente la sua tastiera si può notare che i tasti “K”, “!” e “X” sono irrimediabilmente sbiaditi mentre i tasti “virgola”, “H” e “È” non hanno mai visto un dito. Preme invio senza rileggere quello che ha scritto, incrocia le braccia e si appoggia allo schienale della sedia: è soddisfatto, sa di aver fatto qualcosa di buono per il suo paese. Ed ecco spuntare la prima notifica, qualcuno ha messo mi piace al suo commento. L’eccitazione sale, si sente un re. Un altro apprezzamento, è gasato come una Mentos nella Coca Cola. Alt, qualcuno ha risposto. Legge senza capire, trova “A” con l’acca ed “E” con l’accento, si sente disorientato e con l’adrenalina a mille risponde a sua volta. Digita “duce”, “buonisti”, “tieniteli a casa tua” in modo casuale e non necessariamente connesso, preme invio e lancia il suo mucchio di lettere e punti esclamativi nel web provocando ilarità e sgomento tra gli utenti. Infine condivide qualche immagine di vecchietti che frugano nell’immondizia o che dormono in macchina e chiude in bellezza con una foto di Vin Diesel con su scritto “non c’è cattivo più cattivo di un bravo quando diventa cattivo”.
Entrambi gli esemplari sono visionabili sotto qualsiasi post sul mio profilo personale. La prima la riconoscete perché “i figli sono la cosa più prezziosa del mondo non mi pento di gnente li amo inmensamente ti devi vergognare!!!!” e il secondo “ke palle dopo due righe o smesso di leggere”.
L’AUTRICE – Giada Sundas è una giovane madre molto seguita in rete. Sui social racconta la sua esperienza di “madre imperfetta ma imperterrita” con freschezza e ironia. Il suo romanzo d’esordio, edito da Garzanti, si intitola Le mamme ribelli non hanno paura, e racconta la storia di Giada dal giorno in cui la piccola vita di Mya, sua figlia, ha cominciato a crescere dentro di lei.
A maggio è in uscita il suo secondo, atteso libro, Mamme coraggiose per figli ribelli , in cui l’autrice torna a parlare del mestiere più difficile del mondo: fare la madre. Con la sua inconfondibile vena ironica…
Qui tutti gli articoli di Giada Sundas per ilLibraio.it.
Fonte: www.illibraio.it